La voce dell’essere, carità in azione
Risvegliare i talenti nascosti attraverso l'amore e la solidarietà.
Risvegliare i talenti nascosti attraverso l'amore e la solidarietà.
La Voce dell’Essere ETS Motivazionale nasce dalla consapevolezza che in ogni manifestazione terrena esiste un’impronta di un Essere onnicomprensivo, che si esprime soprattutto nella sublimazione dell’Amore caritatevole della Mater generatrice e dispensatrice di Grazia. Questa visione ha trovato accordo totale in un incontro, durante un evento di arte, tra il Presidente dell’Associazione e la personalità generosa di S.A.R. Robert Von Sachsen Bellony, il quale, venuto a conoscenza della missione di alto impatto emotivo legato alla sensibilizzazione sociale veicolata in senso artistico, ha accolto con grande partecipazione la proposta di divenirne tutor ufficiale per tutto l’Anno Sociale 2024/2025.
Monica Federico nasce a Roma nel 1971 e cresce in un ambiente familiare amante del bel canto e dell’Opera lirica. All’età di cinque anni, durante una festa parrocchiale, riceve il suo primo disco operistico, Don Carlos di Giuseppe Verdi, che accende in lei una passione per il canto che non l’ha più abbandonata.
A 16 anni inizia a curare l’impostazione vocale e prosegue tutt’oggi nel perfezionamento attraverso sperimentazioni e nuove tecniche. A 19 anni entra al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, diplomandosi in compimento inferiore nel 1999. Nonostante gli impegni lavorativi in vari teatri della capitale, dove ha interpretato ruoli come Mimì ne La Bohème, Anna Glavary e Valencienne ne La Vedova Allegra, Cio Cio San in Madama Butterfly e Nela nel Paese dei Campanelli, termina privatamente gli ultimi esami. Successivamente viene accolta come allieva interna al Conservatorio di Frosinone, dove si diploma con pieni voti nel compimento superiore nel 2003.
La sua formazione si arricchisce grazie a numerosi stage e concerti, soprattutto al Tivoli Festival e a Ostia Antica, che le permettono di affermarsi a livello nazionale. Le viene offerto il ruolo di Norma in una stagione estiva a Ischia.
Per diversi anni lavora in tournée internazionali con il Coro Nuova Philarmonia di Roma, fino a entrare in contatto con una nuova realtà vocale. Inizia così a sperimentare il potere terapeutico e liberatorio del canto, avviando un nuovo progetto di formazione vocale che ottiene subito risultati significativi. Questo percorso di autoconsapevolezza attraverso l’arte cresce fino a diventare, nel 2018, una forza associativa: nasce così La Voce dell’Essere, un’Associazione Motivazionale che aiuta gli associati a scoprire i propri talenti nascosti, svilupparli e metterli a disposizione del prossimo in un’ottica di sensibilizzazione sociale, trasformandoli in una vera missione di servizio.
Il 25 settembre 2024, l’Associazione viene ufficialmente riconosciuta dalla Regione Lazio come una ETS (Ente del Terzo Settore).
La TecnOpera è un nuovo genere di arti integrate, una proprietà intellettuale del soprano Monica Federico, presidente dell’Associazione La Voce dell’Essere ETS Motivazionale. Questo progetto mira a creare un genere artistico che unisca in una forma onnicomprensiva repertori tradizionali, come quello lirico-operistico e sinfonico, con i nuovi suoni elettronici di provenienza Tecno-Progressive. Il tutto viene esplicato visivamente attraverso canali rapidi, come cortometraggi e videoclip, che garantiscono una diffusione dinamica tramite media e web.
Il primo prototipo di questo nuovo genere è TurAnnah, un cortometraggio a scopo sociale, realizzato per sensibilizzare il pubblico sulla prevenzione degli incidenti stradali. L’obiettivo della TecnOpera è avvicinare le nuove generazioni a una musicalità ormai considerata di retaggio, come quella sinfonico-operistica, coniugando il passato con i suoni tecnologici ed elettronici, che segneranno il futuro della musica. In questo modo, si offre alle nuove generazioni la possibilità di non dimenticare le proprie radici culturali.
Parlare di spiritualità e, in particolare, di ciò che significa una visione Cristica della realtà in cui siamo immersi non è mai semplice. Ci sarebbero molte cose da dire e altrettante da scrivere. L’Associazione che ho l’onore di rappresentare come presidente attinge molta linfa vitale dalla scintilla del Fuoco Sacro, che alimenta in un tempo infinito il ciclo eterno della Creazione. E per Creazione non intendo soltanto la vita contingente del nostro percorso materico su un pianeta finito — concedetemi il gioco di parole — ma tutto ciò che l’Infinita Deità Universale implica, a partire dall’aspetto vibrazionale onnicomprensivo di ogni entità, sia generata che creata.
È la Luce che il suono genera, ed è il suono che crea la Luce. Non sto dicendo assurdità… È proprio per questo che si è costituita un’associazione come la nostra: perché, al di là di ogni possibilità, accade il Divino. Succede l’inversione attraverso la fede nel Miracolo… e ne abbiamo visti tanti, anzi, li respiriamo ogni giorno.
Volete prove del Cristo nella scienza? Studiamo le eccezioni dei fenomeni scientifici: chi potrebbe mai far convergere Luce e Suono? Eppure, i Testi Sacri sono chiari… In principio fu il Verbo, e il Cristo, la Luce, venne in mezzo a noi. Gli inni, il canto, la musica, i quadri, le statue, i complessi architettonici sono tutti in connessione con la Luce e il Suono, quella Luce e quel Suono che, per evidenziarsi e per essere percepiti, necessitano di oscurità e silenzio.
Cos’è il Cristo per me? È un piccolo seme di senape… una scintilla… un sussurro che, se divampa, può trasformarsi in un infinito sole interiore, in un Urlo Universale, in pane e grano da mietere per sempre. Dobbiamo lasciare che il Cristo arda in noi, lasciare morire la nostra finitezza. Che quest’acqua ci bruci da dentro e che questo fuoco ci disseti per sempre, innalzandoci mentre ci abbassiamo.
Esiste un miracolo scientifico, forse la più assurda delle eccezioni: la luce può interagire con la materia, e questa può reagire anche meccanicamente. In determinate circostanze, un’onda elettromagnetica può cedere parte della propria energia alla materia, che la riemette sotto forma di suono; o, viceversa, un suono può essere assorbito dalla materia, che riemette l’energia sotto forma di luce.
Non pensate al suono necessariamente come qualcosa di udibile, né alla luce come qualcosa di visibile. Nel campo elettromeccanico, le conversioni di energia tra fenomeni elettrici e meccanici sono la norma. Un altoparlante (o un microfono) converte un suono in un segnale elettrico, che, se inviato a un’antenna di geometria adeguata, verrebbe irradiato come onda radio in banda ULF o VLF (e le onde radio sono “luce” molto infrarossa!). Una cavità anecoica assorbe qualsiasi suono riscaldandosi. E quando si riscalda, irradia energia elettromagnetica secondo la legge di Planck.
Noi siamo quella cavità: svuotiamoci, come canne di bambù. Assorbiamo la Voce dell’Essere e riscaldiamoci. E diventando caldi, irradiamo energia e restituiamo il Cristo che possediamo in noi, come scintilla fin dalla nostra creazione.
“…E come vorrei che fosse già divampato” (Lc 12,49). Allora, LASCIAMOLO DIVAMPARE.