Silvana De Mari, scrittrice fantasy, è nota al grande pubblico soprattutto per il suo libro ‘’l’ultimo elfo’’ divenuto un vero e proprio best-seller in tutto il mondo. Spesso criticata per le sue posizioni tradizionaliste , Silvana è un esempio di donna coerente con se stessa, una vera e propria eroina dei nostri tempi che non si piega di fronte ad alcun politically correct imposto dai mass-media. Del resto, in tempi di grande apostasia in cui viviamo, resta una delle poche e fulgide rappresentanti di una visione del mondo che, nonostante sembri tramontata, arde ed è ancora viva…per chi ha fede.

Dottoressa De Mari, rompiamo subito il ghiaccio. Perché un libro sugli ussari alati che riuscirono a difendere l Europa a Vienna contro il pericolo turco?

La battaglia di Vienna del 1683 risulta fondamentale per l’Europa, ad essa dobbiamo la nostra esistenza non solo etica ma anche militare. E’ stata la battaglia dove i pochi (l’esercito cristiano) invocando la Madonna sono riusciti ad avere la meglio sui molti Musulmani. Questo evento è stato sì la manifestazione del coraggio perfetto, ma anche quello del tradimento perfetto. La Polonia con i suoi Ussari alati guidata da Jan Sobieski è andata ad aiutare l’Austria, uno dei suoi rivali storici, per salvare il Cattolicesimo e l’Europa tutta. In seguito alla battaglia, in Polonia venne eletta una persona favorevole all’Austria e il comandante Sobieski fu imprigionato. Fu l’inizio del declino della Polonia.

Lei è una studiosa del simbolismo delle fiabe e delle favole. Che differenza c’è da un punto di vista pedagogico tra le due?

C’è una Differenza enorme. La favola nasce scritta con intenti morali e con un autore preciso. Gli animali che compongono il mosaico favolistico (Lupo, Leone, Volpe, etc.) hanno la stessa caratterizzazione. Le fiabe, a differenza delle favole, sono dapprima tramandate da un anonimo illitterato nato tra la gente, e successivamente trascritte da persone colte. Quest’ultime nascono per far addormentare i bambini. Esse contengono emozioni negative come collera, paura e vergogna al fine di contenerle e trasfigurarle: la collera di non essere amati, la paura di non essere amati, la vergogna di non essere amati. Figura tipica delle fiabe è rappresentata dall’Orfano, colui che prova vergogna per il fatto di non essere amato e di pensare di non meritare amore. La letteratura fantastica è il luogo immaginario dove teniamo legati i nostri mostri: quando qualcosa è riprovevole e brutto lo collochiamo nelle fiabe. Hansel e Gretel e Pollicino parlano del cannibalismo realmente esistito in Europa durante la guerra dei 30 anni: un tedesco su due moriva e diventava pasto per chi era vivo. Le fiabe contengono anche idee inerenti alla tortura, basti pensare alla fiaba di Biancaneve che vede i natali in Cina quando iniziò la terribile pratica di comprimere i piedi alle bambine. Le fiabe contengono anche geniali intuizioni sul funzionamento della vita umana basti pensare alla stessa fiaba di Biancaneve, nella quale viene spiegata come l invidia sia un vizio spaventosamente distruttivo e folle.

Perché i giovani d’oggi non sognano più imrpese eroiche e si limitano ad una vita tipo quella degli animali, o peggio, simil vegetativa?

Perché hanno fatto loro due torti: hanno innanzitutto assicurato loro il cibo e li hanno proiettati in una realtà artificiale alternativa, lontana, distopica. A differenza della storia degli ultimi 100 anni, l’uomo antico (anche dei primi del 900) se vedeva qualcosa era perché stava succedendo esclusivamente vicino a lui e poteva maggiormente intervenire nella realtà sviluppando così un senso di consapevolezza di soggetto agente in primo piano. Oggi se io guardo il telegiornale, non posso intervenire e il mio inconscio registra la mia impotenza generando in me un senso di frustrazione e aggressività potenziale. Quindi è stata instillata una formidabile formula di impotenza e come surrogato i film e le serie televisive hanno fornito un insieme di emozioni molto facilmente acquistabili. Vorrei ricordare che le emozioni vere sono raggiungibili mediante fatica! A proposito di emozioni artificiali , un risvolto drammatico è dato dal porno che diminuendo il testosterone causa impotenza. Altra piaga è la tossicodipendenza, che personalmente detesto in particolar modo. Con la droga una persona non mette a repentaglio solo se stesso ma anche gli altri: è dimostrato che l’uso di droghe accresce la possibilità di incidenti stradali. Non scordiamoci ,inoltre, che droghe come la cocaina e la metanfetamina aumentano la crudeltà dell’essere umano in maniera esponenziale causando una problematica sociale non indifferente.

È evidente che esiste un potere ormai non più nascosto che vuole sovvertire il mondo tradizionale. Come è possibile arrestare questo processo drammatico?

Da atei e dura. Da credenti sarà di una facilità estrema. Ricordiamoci, Gian Battista Vico che diceva testualmente ‘’dove non esiste una religione condivisa, matrimoni sontuosi e funerali commossi una civiltà muore’’. Il punto focale è che apparteniamo ad una società che odia i bambini, uccisi, abortiti, stuprati, venduti: siamo vittime di un potere ignobile che uccide il bambino e che favorisce l’aborto in tutti i modi. Molti dei miei libri riguardano l’aborto come per esempio ‘’ la ballata dei bambini perduti’’ che sta per uscire con la casa editrice Ares.

Il ruolo dei sessi in questa società fluida. Servirebbe un nuovo Gengis khan oppure un profilo più sacerdotale a rettificare il mondo ormai deviato?

Nell’uno nell’altro. Dobbiamo solo recuperare noi intelligenza e coraggio. Dovremmo rispettare le leggi naturali: uomini che amano donne, donne che amano uomini, donne e uomini che amano i bambini. La sovversione della realtà sociale è nel suo apogeo ma questo non può farci desistere da atti di coraggio, come per esempio scrivere libri che parlano di un mondo che è ancora possibile e che fino a qualche anno fa esisteva seppur nella sua fase senescente. Per andare contro il politically correct ho avuto molte minacce, anche di morte. Se il mondo attorno a noi crolla, dobbiamo restare saldi nelle nostre idee a costo di restare soli. Quello che ci stanno togliendo è la nostra identità che si riconnette a Dio, Patria, famiglia. La mancanza di questa identità permette un conformismo come mai esistito prima che apre le porte all’abisso più oscuro. Sono rimasta totalmente allibita quando durante la pandemia nessun giovane ha protestato contro delle misure (di sicurezza?) eccessive e non idonee; al contrario, invece, ci sono state proteste assurde contro un cambiamento climatico che non è solo opera dell’uomo! Tutto ciò è dovuto allo spaventoso potere della scuola e al suo indottrinamento radicale che favorisce la sovversione planetaria.

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