Carlos Ranieri, musicista brasiliano, è riuscito grazie alla sua grande dedizione a superare ogni difficoltà sociale ed economica per realizzare i suoi sogni: venire in Italia e diventare un musicista affermato. Un’esempio di vita per tutti i giovani sfiduciati e arresi al fato, tendenza molto diffusa ai nostri giorni, insomma un messaggio di speranza. Rilascia un’intervista esclusiva per Tota Pulchra.

Ciao Carlos. Ho letto la tua storia, sarebbe da imprimere su una pellicola cinematografica. Raccontaci i tuoi esordi musicali…

Grazie mille, sì ho una bellissima storia di vita. Nella mia famiglia non c’è alcun musicista. Per quello che mi ricordo sono stato il primo. Il percorso è sempre stato molto difficile, poi neanche a casa io non avevo alcun appoggio. Questo perché a quell’epoca i ragazzi dovevano già lavorare per aiutare a casa. Mia mamma una volta, vedendo un concerto di una grande orchestra, disse  guarda solo vecchi, tutti di capelli bianchi, allora tu solo troverai lavoro quando diventi vecchio, a noi servono i soldi adesso”. Così diceva mia mamma. Però io con molta pazienza e fede sono riuscito ad attraversare questo disagio e a realizzare il mio sogno.

Ascolti e suoni anche musica del tuo paese, il Brasile?

Si, io amo la musica brasiliana che è sempre molto ricca di ritmo ed armonia. So suonare vari generi della musica brasiliana. Il genere che prediligo di più è la bossa nova.

L’Italia , come è noto, è uno dei paesi dove la musica classica ha avuto terra più fertile. Basti pensare a Paganini…

L’Italia mi ha sempre chiamato. Sembra una cosa legata al destino. Ho conosciuto la musica classica in giovanissima età, soprattutto quella italiana. Vorrei seguire l’esempio di tutti gli artisti che provengono dall’Italia e vorrei anche lasciare un buon segno in questo Paese che tanto amo.

Stai rilasciando questa breve intervista per un’associazione di ispirazione Cattolica. Quanto ti ha aiutato la fede sia umanamente che artisticamente?

Sono stato abbracciato con molto amore ed attenzione da tutti i membri della parrocchia dove risiedo. Ringrazio sempre tutti per l’attenzione che mi hanno dato. La fede è quella che mi muove. Tutti giorni prego Dio per ottenere più sapienza e pazienza e per imparare e rendere il mondo migliore. Attraverso la musica sento che veramente posso cambiare le cose, l’atmosfera di ciò che mi circonda. Quindi vorrei sempre ringraziare l’eterno amore di Gesù Cristo che ha per me e la mia famiglia.

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