Francesco Pazienza è una figura affascinante e controversa nella storia d’Italia, noto per il suo coinvolgimento in eventi significativi negli anni ’70 e ’80. Pazienza ha vissuto un periodo di grande tumulto politico e sociale, caratterizzato dalla lotta armata e dal terrorismo, che ha segnato profondamente la storia recente del paese. La sua vita e le sue azioni offrono uno spaccato della complessità della società italiana di quel tempo, dove ideologie forti si scontravano e dove le scelte individuali potevano avere conseguenze devastanti. Pazienza è stato coinvolto in attività di spionaggio e ha avuto contatti con vari gruppi politici e militari, che lo hanno portato a essere un personaggio chiave in alcune delle operazioni più controverse del periodo come quelle che riguardavano il banco ambrosiano e la strage di Bologna. La sua storia è un esempio di come le relazioni personali e le scelte individuali possano intrecciarsi con il destino di intere nazioni.

Dott. Pazienza, il suo personaggio ha del mitico. Oggi cosa fa uno dei personaggi italiani più discussi degli anni 80?

Oramai sono vecchio e francamente non mi interesso più di alcune ‘’faccende segrete’’. Spesso mi contattano dall’estero, Stati Uniti, Francia per consulenze strategiche di vario tipo. Mi dispiace dirlo ma con gli italiani non collaboro più: inaffidabili, invidiosi ed arrivisti per la maggioranza. Del resto in Italia ho vissuto 1 anno ed 8 mesi, e mi sono bastati…

Il passato è passato. Di tutte quelle vicende legato al banco ambrosiano e alla finanza internazionale, ci sono ancora strascichi che persistono ad oggi?

Quello che la gente deve ben capire è che il banco ambrosiano non e’ mai fallito. Ciò l’ho dimostrato con dati inequivocabili e sconfessabili con il mio primo libro.Se uno analizza le cifre del deficit del banco ambrosiano e le paragona con quelle del monte dei paschi di Siena si accorge che la vera catastrofe riguarda esclusivamente la banca toscana.Il banco ambrosiano l’hanno voluto affossare….ma qui si aprirebbe un capitolo troppo vasto non riducibile ad una semplice domanda.

Come l’ingerenza/influenza dell’intelligence angloamericana, francese e israeliana oggi negli affari italiani di stato è incisiva o oppressiva rispetto al periodo della cortina di ferro?

Il problema non è l’ingerenza o l’influenza ne tanto meno il prima o dopo la cortina di ferro. La repubblica italiana non conta nulla dalla fine della seconda guerra mondiale e, con al seconda repubblica, ben che meno. Ogni giorno ho modo di seguire la stampa internazionale e, quando va bene,all’Italia e’ dedicato un articoletto. Anche le televisioni non parlano quasi mai del ‘’bel paese’’, ridotto a rango di potenza di 3 ordine.

Ci sono possibilità che l’Italia si possa sganciare dall’egemonia americana?

Se l’Italia si sganciasse dall’egemonia americana cosa farebbe? Stessa cosa vale per gli inglesi ed i tedeschi. In Europa gli unici che hanno un margine di azione sono i francesi. Checchè se ne dica, la Francia è quel paese che ancora riesce a coniugare un aspetto abbastanza conservatore nella vita sociale e progressista per quanto riguarda le infrastrutture e le scoperte scientifiche. Possono stare antipatici, ma sono un popolo coraggioso oltre che patriottico! Basti pensare alla compagnia aerea Airbus competitor di primo livello della boing americana. L’Italia avrebbe voluto entrare con i suoi capitali in questa azienda, ma… gli americani non hanno voluto. Inoltre: chi ha creato le prime rotaie per l’alta velocità in Europa? I francesi nel 1981! Inoltre la Francia è presente anche nello spazio grazie Arianespace e la sua costruzione di satelliti che vengono lanciati dalla Guyana francese in sudamerica.

Lei ha conosciuto molti personaggi influenti (addirittura Pablo Escobar). Come sono stati invece i suoi rapporti con il capo della P2 Licio Gelli e con il generale Mori?

E’ vero, Paolo Benelli Presidente della Regione Toscana mi presenta Gelli solo nel 1989 a Castiglion Fibocchi su richiesta dello stesso Gelli.Conosco Calvi al Fondo Monetario Internazionale nel 1979 a Washington presentatomi da Dominick Scaglione vice presidente della Chase Manhattan Bank. Fatto peraltro confermato da Scaglione come da prova in suo possesso. A Bologna si sono inventati tutto. Peraltro anche qui il Tribunale di Milano come lei sa mi ha dato ragione scrivendo addirittura che sono stato condannato a Bologna ingiustamente. Caso più unico che raro. Dalle carte qui pubblicate si evince come tutto quello che ho summenzionato corrisponde al vero e che fu il senatore Mario tedeschi , da Gelli incaricato, a propormi un incontro per entrare nella P2 (che ho sempre negato).A proposito di questa loggia, negli atti commissione P2 vi sono trascritte dalla DIGOS telefonate di Gelli del maggio 1981. Chiedeva ai suoi sodali Ortolani e Tassan Din chi fossi e se qualcuno mi conoscesse. Come si dice ‘carta canta’, anzi no, ‘voce canta’.Mori , invece,ne ha combinato di ogni contro di me iniziando nel 1983 con documenti smaccatamente falsi e come tali a lui rinfacciati ufficialmente. Ma ha sempre fatto finta di niente invece di denunciarmi per diffamazione o peggio per calunnia posto che quanto a lui scritto l’ho inviato alla magistratura come a lui ben noto.

È vero che aveva proposto di riformare il SISMI (Servizio per informazione e la sicurezza militare)? Che ne pensa dei servizi segreti italiani attuali?

Il livello del SISMI era ridicolo al tempo. Nel corso degli anni ero riuscito a creare una forte rete di informatori attorno a me e volevo solo fare riferimento al direttore generale bypassando la prima divisione,gestita dal generale Notarnicola che era un uomo del P.C.I. e la seconda divisione che era sotto la CIA.Ebbene si in Italia esisteva questa ‘’democrazia’’ : una parte dei servizi con il patto atlantico, l’altra parte con il patto di Varsavia. Ed intanto noi non curavamo i nostri veri interessi. Attualmente non sono più in contatto con nessuno e francamente non mi interessa neanche!

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