Artista eclettico, Crispolti Carlo Alvise è un grafico affermato da lungo tempo. Figlio d’arte ha fatto della sua arte un modus vivendi pieno di piacevoli sorprese. Rilascia per Tota Pulchra un’intervista esclusiva.

Dott. Crispolti, ci parli del suo percorso artistico a dir poco eclettico.

Grazie per Eclettico. Per mia fortuna, sono cresciuto in un ambiente Artistico, mio Padre, Francesco Carlo Crispolti (F. C. Crispolti) , mi ha influenzato, non tanto per avermi indirizzato verso le varie discipline, ma perché la casa dove sono anto e le successive erano stracolma di stimoli, libri, riviste, dischi, audiocassette, quadri, macchine fotografiche, fumetti, fotografie…c he io, a differenza di mio fratello, amavo, con timore consultare. Inoltre la mia infanzia è stata circondata da molti Artisti più o meno noti, in svariati campi e spettacoli audio visivi. Tutto questo fa si che anche per me dare una connotazione di me stesso non è facile, visti miei molteplici interessi, che escludono lo sport, le auto, le moto, il bere ed il fumare e per certi aspetti la Politica e la Religione.

Lei grafico, che idea ha dell’arte?

Domanda difficile da rispondere, a prescindere dal mio trascorso professionale.

Ho cominciato a disegnare sin da piccolo. Attività che preferivo e che preferisco perché mi da sempre una sensazione di benessere interiore e grande soddisfazione, pertanto preferisco passare più tempo con me stesso che con il resto del mondo.

E forse è questo per me il senso dell’Arte, devo a prescinder del mezzo con cui si manifesta deve dare quel qualcosa, e se quel qualcosa ci fa stare meglio con noi stessi e dunque con il resto del mondo ha raggiunto il suo scopo. Magari passando anche attraverso la provocazione/catarsi, come ci insegna la storia, non solo dell’arte.

Con la diffusione dei social e del digitale, è mutata molto la sua professione?

Indubbiamente si! Uscito dal Cine Tv, volevo fare l’illustratore, la mia musa era Karel Thole. Ma quando cominciai a lavorare, tutto mi portava ad usare, dopo lo schizzo a penna i primi pc con DOS e Autocad. Successivamente ci fu la folgorazione, l’incontro del IV tipo con un Apple Macintosh IICi. Poco dopo il mouse ha sostituito la matita e pennelli. Sino ad arrivare ai giorni nostri, dove l’intelligenza artificiale e la mostruosa potenza di calcolo dei processori, ha praticamente ridotto la creatività e aumentata la capacità di saper usare al meglio le nuove tecnologie, spesso con risultati sorprendenti a livello visivo, ma spesso con pochi contenuti profondi o celatori di profonda ignoranza. Il social e le nuove tecnologie poi stanno illudendo molte persone di fare Arte, Cultura, Musica, senza avere le basi che hanno portato i Grandi alla Loro Evoluzione Umana ed Artistica. All’arte moderna e Contemporanea si è arrivato partendo dall’arte tradizionale. Ora invece la nuova tendenza parte direttamente dal Nuovo,

senza nessun percorso, di pensiero, studio e fatica per raggiungere il risultato. 2 colpi di dita sullo schermo del cellulare et voilà l’opera d’arte…

Credo che si tronerà di nuovo alle tradizioni… come sta accadendo per i dischi, le cassette ed i libri… alla faccia della realtà aumenta o virtuale, che sarà un accessorio tra la gomma e la matita.

Sta rilasciando questa breve intervista per un’associazione di ispirazione cattolica. Cosa rappresenta per lei la fede?

In percorso che metto in discussione ogni giorno. Sono Nato Cattolico, battezzato e cresimato, chirichetto e con una grande tradizione Cristiana (https://it.wikipedia.org/wiki/San_Crispolto). In età adulta ho intrapreso un’altra strada, più consona al mio pensiero, abbracciando la Filosofia Buddista, e dopo più di 30 anni mi rendo sempre più conto di percepire attraverso la meditazione/azione “Qualcosa” di così grande che ogni qual volta cerco di interpretarlo, ho letteralmente un grande giramento di capo.

Di conseguenza, ogni respiro per me è un Atto Di Fede, verso la Realizzazione del Se e del Qui ed Ora, e non è facile, perché ti porta a rimettersi sempre in discussione. Su di una cosa però sono convinto, Il Potere della Preghiera a prescindere dal Credo è il mezzo migliore per conoscere se stesso e di conseguenza ciò che ci circonda.

 

Print Friendly, PDF & Email