La storia di Laura Mazza è quella di una donna che ha saputo unire passione, competenza e altruismo per creare un impatto significativo sia in Italia che a livello internazionale. Nata a Luino in provincia di Varese, ha manifestato fin da giovane una curiosità intellettuale vivace e un desiderio profondo di aiutare gli altri. La sua carriera prende slancio nel campo dell’educazione e della formazione. Per oltre vent’anni, ha insegnato materie economiche, condividendo non solo conoscenze tecniche ma anche valori etici e sociali. Come CEO di The Hub e presidente di FederFormazione, ha promosso programmi innovativi per lo sviluppo delle competenze professionali, diventando un punto di riferimento nella formazione continua e nelle politiche attive del lavoro. La sua energia e il carisma l’hanno resa una figura di spicco in numerose organizzazioni. È Segretario del Parlamento del Mediterraneo, consigliere della Planet Life Economy Foundation e membro del dipartimento italiano di cybersicurezza. In qualità di Vicepresidente del Movimento Internazionale Uniti per Unire e responsabile internazionale della World Intercultural Association, lavora per promuovere il dialogo interculturale e l’inclusione sociale. Autrice del libro “Covidnomics” e co-autrice di “Rete di Successo” e “L’uomo e l’interpretazione”, Laura Mazza è stata selezionata nella graduatoria delle 100 Donne Leader 2024 della rivista internazionale Forbes. L’abbiamo incontrata per conoscerla meglio da vicino…

Quest’anno è stata nominata tra le prime 100 donne più importanti dalla rivista Forbes. Come ci si sente dopo questo notevole traguardo?

Essere riconosciuta tra le prime 100 donne leader di successo 2024 da Forbes è un onore incredibile e un grande incoraggiamento. Questo traguardo rappresenta non solo il lavoro e la dedizione personali, ma anche l’impatto che possiamo avere nella società. Spero che questo riconoscimento possa ispirare altre donne a perseguire i propri sogni e a lavorare per i propri obiettivi. È una responsabilità che accolgo con entusiasmo e determinazione. La parità di genere è uno degli obiettivi della Agenda 2030 delle Nazioni Unite e nei giorni scorsi ho partecipato al G7 della parità di genere a Matera.

Lei è il Segretario generale del Parlamento del Mediterraneo. Questi anni, come sappiamo, sono molto difficili anche per il cosiddetto “mare nostrum” che quasi quotidianamente vede morire dozzine di migranti. Di cosa vi occupate precisamente?

Come Segretario generale del Parlamento del Mediterraneo ci occupiamo di promuovere il dialogo e la cooperazione tra i paesi della macroarea del Mediterraneo. Il nostro obiettivo è affrontare le sfide comuni, tra cui la questione dei migranti, che è una delle più complesse in questo periodo storico. Lavoriamo per sviluppare politiche attive che rispondano alle cause profonde della migrazione, migliorando le condizioni socio-economiche nei paesi di origine e garantendo la protezione dei diritti umani dei migranti. Ci impegniamo anche a facilitare il confronto tra i diversi stati membri per trovare soluzioni condivise e sostenibili, promuovendo la stabilità, la sicurezza e il benessere nella regione mediterranea. La diplomazia della crescita è la nuova moneta di scambio per il dialogo tra i popoli. Bisogna disegnare insieme una nuova umanità per la Pace nel mondo.

Tra i suoi importantissimi ruoli ricopre anche quello come presidente di FederFormazione e direttore generale dell’International University Department of Research on Education, Innovation, Diplomacy. Non pensa che quello che manca, soprattutto dal 2008 in poi, è una visione keynesiana-sociale dell’economia che contrasti un iper liberismo cosi nefasto?

Sì, è evidente che l’iper-liberismo ha portato a disuguaglianze crescenti e a crisi economiche ricorrenti. Una visione keynesiana e sociale dell’economia, che enfatizzi il ruolo dello Stato nel garantire il benessere collettivo e la stabilità economica, è fondamentale. Investimenti in infrastrutture, educazione e servizi sociali possono stimolare la crescita e ridurre le disuguaglianze. È importante promuovere un’economia che non si basi solo sul profitto, ma che consideri anche il benessere delle persone e della società nel suo complesso. Un approccio equilibrato che integri le dinamiche di mercato con politiche sociali può contribuire a costruire un futuro più equo e sostenibile. In un mondo sempre più minacciato da conflitti, da crisi sociali, climatiche e ambientali, la diplomazia culturale è fondamentale per promuovere la pace, la stabilità e la cooperazione.

Che consigli può dare alle giovani donne imprenditrici che si stanno muovendo oggi in Italia?

Credere in se stesse: la fiducia è fondamentale. Siate sicure delle vostre capacità e della vostra visione. Networking: costruite una rete di contatti. Partecipate a eventi, conferenze e gruppi di supporto per imprenditrici. Questi collegamenti possono offrire opportunità e risorse preziose. Formazione continua: investite nel vostro sviluppo personale e professionale. La formazione è essenziale per rimanere competitive e aggiornate sulle ultime tendenze del mercato. Intelligenza artificiale e tecnologia al femminile: utilizzate gli strumenti digitali e i social media per promuovere il vostro business e raggiungere un pubblico più ampio. Gestione del tempo: imparate a gestire il vostro tempo in modo efficace. Stabilite priorità e organizzate le vostre attività per ottimizzare la produttività. Non temere il fallimento: è una parte del percorso imprenditoriale. Imparate dai vostri errori e usateli come opportunità di crescita. Cercare supporto: non esitate a chiedere aiuto. Che si tratti di mentori, consulenti o altre imprenditrici, il supporto può fare la differenza. Essere resilienti: la strada dell’imprenditoria è piena di sfide. Mantenete la vostra determinazione e adattabilità di fronte alle difficoltà. Sostenibilità e responsabilità sociale: considerate come il vostro business possa contribuire a una società più sostenibile e responsabile. Questo può attrarre clienti e partner che condividono i vostri valori. Divertirsi nel processo: infine, ricordatevi di godere del viaggio! L’imprenditoria è un’avventura, quindi cercate di divertirvi lungo il cammino. Questi consigli possono aiutare a navigare il mondo degli affari con maggiore fiducia e successo.

Cosa rappresenta per lei la fede?

Il mio rapporto da donna leader di successo con la fede può essere un argomento molto profondo e ispiratore. La fede può svolgere un ruolo fondamentale nella vita di una leader, influenzando le sue decisioni, la sua resilienza e il modo in cui guida gli altri.

Essere una leader significa spesso affrontare sfide e incertezze, e la fede può offrire una guida e un senso di scopo. Può anche fornire una comunità di sostegno, permettendo di condividere esperienze e ottenere incoraggiamento. La fede può ispirare valori come l’integrità, la compassione e l’empatia, che sono essenziali per una leadership efficace.

Inoltre, molte donne leader trovano nella loro fede un motivo per perseguire obiettivi più elevati, contribuire al bene comune e promuovere cambiamenti positivi nelle loro comunità. La riflessione spirituale può anche aiutare a mantenere l’equilibrio tra vita professionale e personale.

Raccontare la propria esperienza personale in questo ambito, le sfide affrontate e le lezioni apprese potrebbe essere un modo potente per ispirare altre donne a seguire il proprio cammino.

Inoltre siamo quasi allo anno del Giubileo, che è un momento significativo di riflessione, rinnovamento e celebrazione. In molte tradizioni religiose, rappresenta un’opportunità per perdonare, riconciliarsi e rinnovare la propria fede. È anche un momento per esaminare le proprie azioni e il proprio percorso di vita, incoraggiando la crescita spirituale e personale.

Per le comunità educanti di cui facciamo parte il Giubileo può essere un’occasione per rafforzare i legami, promuovere la solidarietà e impegnarsi in opere di carità. È un invito a vivere valori di giustizia e amore, a riflettere su come possiamo contribuire al bene comune e sostenere chi è in difficoltà.

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