Il 27 e 28 febbraio In Slovacchia, sotto il patrocinio del Centro paneuropeo per l’analisi politica, economica e le previsioni (PANAP) (Repubblica slovacca, Bratislava) si è svolto un importante simposio che potrebbe avere un grande impatto sulla situazione in Ucraina ed in Europa. Il tema principale dell’ incontro: “Regno Unito-UE-Russia-Grande Medio Oriente: sfide e prospettive” .

All’incontro hanno partecipato molti esperti di paesi europei come Gran Bretagna, Germania, Russia, Spagna, Austria, Italia, Slovacchia.

Le attività del PANAP mirano a sostenere la ricerca interdisciplinare fondamentale – economica, giuridica e politica, con un’enfasi sullo spazio geopolitico paneuropeo e sulla sua esistenza nel contesto globale.

Uno dei principali orientamenti è quello condurre delle analisi di sistema e modellizzazione dei processi politici ed economici nel contesto internazionale.

Nell’ambito di tale incontro la Dottoressa Irina Socolova, politologa, ha pronunciato un intervento sulle prospettive delle relazioni tra Russia e Regno Unito.

Il discorso del conflitto tra Russia e Inghilterra è legato a un quadro geopolitico più complesso.

Ossia l’angolo sfera il rapporto tra Stati Uniti e Gran Bretagna considerato una special relationship. Gli Stati Uniti hanno iniziato ad avere un grosso peso internazionale dopo il primo conflitto mondiale. Ma sin da subito prevalse l’isolazionismo americano. Gli americani non amano per lungo tempo portare avanti dei conflitti, hanno un opinione pubblica che tende ad occuparsi del continente americano per la propria sicurezza e non ama gravare i contribuenti con spese troppo alte.

Gli inglesi dopo la perdita delle colonie hanno sempre avuto bisogno degli Stati Uniti per mantenere una forte influenza. Non avevano più a disposizione le risorse per avere un apparato militare all’altezza di un grande impero, quindi hanno mantenuto una Marina Piccola ma è estremamente funzionale, lo spazio commerciale del Commonwealth e cercato sempre l’appoggio degli Stati Uniti a supporto della loro politica estera.

Guardiamo il caso della guerra delle Falkland, l’appoggio americano anche se indiretto fu necessario alla Thatcher per poter vincere celermente.

Quindi la contrapposizione con la Russia è una contrapposizione più complessa.

Sicuramente la guerra fredda portò ad uno scontro in cui il mondo occidentale era guidato dagli Stati Uniti e la Gran Bretagna era uno dei principali alleati degli americani. Ma la politica di contrapposizione è più forte in realtà da parte dei democratici americani attualmente che non degli inglesi. Gli inglesi seguono solo la scia di un rapporto costante che rende solida la loro posizione nel mondo e quel rapporto è quello con gli Stati Uniti.

La questione Ucraina è una questione estremamente complessa. Per quanto riguarda la Russia si tratta di presidiare uno spazio di influenza troppo vicino alle porte di casa per permettere ingerenze straniere.

Per la politica dell’amministrazione Biden, si tratta della coltivazione di quello che è successo a Maidan. Cioè creare uno stato amico ed ostile a Putin alle porte di casa sua come strumento costante di pressione.

La Corea è molto simile a questo contesto.

Pensiamo che se negli anni cinquanta la Corea fosse caduta in mano occidentale sarebbe stata come una pistola puntata contro il mondo comunista. Ecco perché si è arrivati alla divisione in due stati.

In realtà gli inglesi supportano la politica americana perché hanno costantemente bisogno del supporto della politica americana.

È quella che può essere definita una special relationship. Anche quando la politica americana non è particolarmente popolare in Gran Bretagna, gli inglesi cercano di allinearsi dimostrandosi il più zelante alleato degli Stati Uniti. In cambio ottengono questa relazione speciale con il supporto americano quando ne hanno più bisogno.

Tony Blair fu costretto ad appoggiare le guerre in Iraq ed in Afghanistan anche se la sua base elettorale si ribellava fortemente.

Se si perde il rapporto privilegiato con gli Stati Uniti, l’Inghilterra si trova in una situazione di debolezza. Dunque il grande supporto e l’inimicizia con la Russia parte sì da un pregiudizio legato alla storia del paese che si è contrapposto all’Unione sovietica, ma nasce anche dal voler sostenere l’alleato americano.

Se la futura amministrazione americana fosse più tiepida nei riguardi di Putin, lo diverrebbe immediatamente anche la Gran Bretagna.

C’è una profonda differenza storica tra l’impero Russo e l’impero britannico. Quest’ultimo è una talassocrazia ossia gode della libertà, dell’apertura del mare; non ci sono confini alla volontà di potenza, semmai frontiere sempre spostabili, in virtù di esplorazione e occupazione imperialistica. L’impero Russo invece è storicamente una tellurocrazia, ossia un impero terrestre, vede importanti i propri confini pretende di poter modificare, in funzione della salvaguardia del proprio spazio vitale, i confini dei paesi circostanti.

Sono due modi di ragionare completamente diversi.

Sicuramente la Russia ha una sua flotta. Ma la flotta russa non ha mai avuto ambizioni espansionistiche, non è mai stata usata come la principale arma della Russia.

Una potenza navale come la Spagna nel XVI secolo ha creato una contrapposizione costante con l’Inghilterra, il navalismo tedesco all’inizio del secolo scorso ha portato alla prima guerra mondiale.

Le potenze che basano la loro forza sul mare, guardano con sospetto soprattutto le altre potenze che hanno ambizione a dominare i mari e le rotte.

Non ho difficoltà a dire che è molto differente la mentalità tra i russi e cinesi. I russi vogliono difendere uno spazio quello ortodosso, quello degli slavi. Difendere la loro area storica di influenza, ma non hanno mire espansionistiche nel mondo.

Sono molto più chiusi da questo punto di vista. Semplicemente ai russi interessa difendere casa loro. Interessa che non si avvicinino potenze ostili.

La Cina invece alla grande ambizione di sostituire l’egemonia del mondo anglosassone.

Per fare un esempio grossolano nessun russo pensa che un giorno sarà il russo al posto del cinese la lingua internazionale, è invece un ambizione sbandierata da molti intellettuali cinesi che l’inglese sia sostituito per importanza dal cinese mandarino ( la forma tradizionale e lingua dei dotti del paese) nell’insegnamento a tutto il mondo.

L’Europa non ha una politica estera comune né una difesa comune, quindi continuano a prevalere gli interessi dei singoli stati.

Una delle principali ragioni della nascita della Comunità Europea è stata proprio quella di creare il mercato comune. L’Europa è nata male perché non ha mai pensato a una politica estera ed ad una difesa comune però ha sempre pensato a creare un grande spazio commerciale, ed una moneta.

All’Inghilterra questa non interessa perché mantiene un impero anche se con soft Power tramite il grande spazio commerciale del Commonwealth, che è l’unico mercato che convenga agli inglesi.

Rimane in piedi l’ossatura del grande impero coloniale, che per quanto indebolito resta molto più forte di qualunque stato europeo, e dell’Unione Europea nel suo complesso perché è uno spazio commerciale più grande, con zone di interesse a livello mondiale.

La sterlina resta una moneta fortissima anche più apprezzata dell’Euro molto spesso.

L’Europa non risponde a nessuno. L’Europa semplicemente non esiste perché gli stati hanno ancora un potere troppo forte.

Il fatto di non avere una politica estera e una difesa comune, di mancare di istituzioni elette democraticamente dai cittadini europei crea un vuoto di potere incredibilmente grave.

Ogni volta che c’è una crisi ogni Stato nazionale cerca di fare il proprio interesse, e spesso a discapito di altri Stati europei. L’unica vera grande risorsa per l’Europa è cercare costantemente un appoggio da parte degli Stati Uniti. Per questo spesso l’Europa non sa smarcarsi da Washington.

Ma quando divergono gli interessi americani da quelli degli stati europei, l’Europa non riesce a farsi sentire anche perché alcuni stati continuano a cercare di perseguire il loro singolo interesse indebolendo altri Stati, e parlando con Washington a discapito dell’autorevolezza complessiva della confederazione Europea.

Quello che può distendere nel tempo le relazioni tra la Gran Bretagna e la Russia è il fatto che la Russia non sia per sua stessa natura una potenza navale. La Russia non costruisce una flotta gigante, per supportare ancora più grande flotta commerciale. La Russia non cerca porti negli oceani e dei mari caldi. La via della seta cinese, rappresenta il tentativo di creare una grande Cina soprattutto nel commercio, la Russia non ha mai fatto nulla di simile.

Gli inglesi sono sempre stati terrorizzati dal fatto che la Russia potesse conquistare il mare caldo. Ma già la sconfitta nel 1905 contro i giapponesi, dimostra che due secoli di tentativi di fare della Russia ha una potenza navale da parte degli zar sono sempre falliti. Churchill stesso rimaneva stupito del fatto che la Russia non cercasse di costruire porti nei mari caldi.

Il grande impero commerciale inglese si regge su una grande flotta, e sulla potenza commerciale delle navi inglesi, la Russia non le ricerca. Su queste basi si può parlare di un futuro possibile confronto. Soprattutto laddove gli Stati Uniti non riuscissero a continuare a mantenere l’impegno militare , necessario, contro la Russia, e dovessero distendere i rapporti, al fine di poter concentrare le loro forze in larga maggioranza nel pacifico per un contenimento del fronte cinese.

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