
Quali aspetti specifici della tecnica vocale hai approfondito nel tuo percorso di formazione, e come i workshop con artisti come Dena De Rose e Rachel Gould hanno arricchito la tua comprensione del linguaggio jazz?
In che modo la tua laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche ha influenzato il tuo approccio all’insegnamento e alla gestione delle dinamiche di gruppo durante i workshop di interpretazione dei testi?
La laurea in psicologia è sicuramente uno strumento molto utile che negli anni si è rivelato tale soprattutto a livello di lezioni individuali. Ogni allievo è un mondo a sé e insegnare canto significa anche toccare corde personali, legate soprattutto all’interpretazione, ma anche ad affrontare la paura del palco, il giudizio del pubblico, il mettersi in discussione davanti ad altri, il fallire a volte anche dal vivo e superare certi limiti. Certi studi mi fanno sentire sicuramente più sicura di me nel cercare di modulare l’approccio da allievo ad allievo, a volte si incontrano persone molto timide che necessitano di tempo prima di darti la loro fiducia, altre volte invece si può incappare in allievi molto, se non troppo, sicuri di sé che non sembrano molto predisposti ad ascoltare, quindi bisogna guadagnarsi la loro stima in altri modi. Di concerto a questo lavoro individuale ci sono i lavori di gruppo dove queste diverse personalità ed esigenze si incontrano per lavorare insieme. La chiave sta sicuramente nell’avere ben chiaro il concetto di leadership, ovvero non essere semplicemente qualcuno che si trova al comando ma essere una figura che è in grado di guidare, motivare e creare legami e collaborazioni fra i partecipanti.
Nel 2007 ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo dell’insegnamento mentre ero appena uscita dal mio percorso di studi durato anni. Data l’età veramente giovanissima mi affidarono inizialmente i bambini ma passai ad insegnare anche agli adulti poco dopo. Durante gli anni non ho mai smesso di formarmi frequentando come dicevo prima workshop ma ho fatto percorsi anche inerenti alla tecnica e alla logopedia, seminari legati all’interpretazione, corsi di teatro ecc.. questo mi ha portata con il passare del tempo a sviluppare un metodo sempre più personale e soprattutto il più possibile completo, che comprende certamente un approfondimento di tutti gli aspetti tecnici ma anche di tutto ciò che riguarda il professionismo del canto, quindi l’interpretazione, la gestione del palcoscenico, l’approccio allo studio di registrazione, portandomi negli ultimi tre anni a cambiare il mio ruolo alla scuola RealSound di Bologna da docente di canto moderno a docente del corso avanzato professionale a numero chiuso e responsabile degli altri corsi di canto. Oltretutto il cercare di formarmi il più possibile a tutto tondo, mi ha dato occasione di espandere i miei workshop anche al liceo musicale della mia città, Bologna, e anche di collaborare con aziende, una su tutte Profexa, che trattano l’alta formazione per professionisti, occupandomi per i loro clienti di quello che riguarda, anche in altre professioni, l’uso corretto della voce da un punto di vista tecnico ma anche persuasivo per aumentare l’efficacia della performance comunicativa.
