
Mario Barbagallo
Mario Barbagallo è nato a Catania il 12 settembre del 1991. Nel 2021 si laurea in Beni Culturali, conseguendo il titolo con 110/110 e lode, presso l’Università di Catania, svolgendo una tesi su alcuni dipinti settecenteschi raffiguranti Padri e Dottori della Chiesa all’interno della Biblioteca Ursino Recupero di Catania.
L’interesse per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico artistico sono una costante della sua attività, in quanto dal 2016 si interessa al mondo delle mostre d’arte. Ha lavorato alle maggiori esposizioni della sua città, occupandosi della gestione dell’evento.
Grazie all’adesione ad alcune associazioni culturali di stampo regionale, la prima esperienza arriva nel 2017 con la partecipazione alla mostra Escher presso il Palazzo della Cultura, nella quale apprende quelli che sono i meccanismi legati alla gestione di importanti organi per il corretto funzionamento del servizio front office e la valutazione del customer service. L’esperienza matura attraverso la mostra Da Giotto a De Chirico (2017-2018) svoltasi presso la prestigiosa cornice del Museo Civico Castello Ursino di Catania. Successivamente, è impegnato nelle mostre dedicate a Toulouse Lautrec, la Ville Lumière (2018-2019) e Vivian Maier, una fotografa ritrovata (2018), rispettivamente presso Palazzo della Cultura e Fondazione Puglisi Cosentino. Nel 2019 si occupa della gestione della mostra Gli impressionisti a Catania, presso Palazzo della Cultura, evento che riscuote un notevole successo e richiama una grande partecipazione di pubblico per le varie opere provenienti da prestigiose collezioni private. La stretta collaborazione con associazioni culturali legate al mondo dell’arte contemporanea gli permettono di occuparsi di eventi a carattere multidisciplinare come WonderTime, Catania (2019). Dal 2019 al 2020 si è occupato della gestione della mostra Cina, Arte in Movimento presso Palazzo della Cultura, cogliendo l’opportunità sia per lavorare a stretto contatto con organizzatori e curatori provenienti dall’estero, sia per visionare la buona riuscita delle “performance” di artisti.
Tramite l’esperienza universitaria svolge tirocini presso il Museo Civico Castello Ursino, occupandosi della gestione delle collezioni museali. Inoltre, acquisisce numerosi attestati come Gestione dei Musei Civici, Fonti e strumenti bibliografici per la ricerca storico-artistica, Catalogazione dei Beni Culturali, Tutela del Patrimonio Culturale, quest’ultimo tenuto dal Comandante del Nucleo Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Palermo.
Ad oggi è laureando presso la stessa Università di Catania in Storia dell’Arte e Beni Culturali con un progetto di tesi sulla Storia della Critica d’arte, incentrata su un’importante fonte locale e l’annesso studio dei maggiori dipinti delle chiese della città di Catania.
“Ri-parlarli”, bisogna
Dalla lezione di Roberto Longhi alle vicissitudini della contemporaneità: l’esigenza di parlare d’arte per salvaguardare il patrimonio storico artistico.