Premio Nobel per la pace: vincitori che han fatto la storia
Scopriamo la storia, le origini, le curiosità e le caratteristiche del celebre Premio Nobel per la Pace che una volta è stato vinto anche da un italiano.
Scopriamo la storia, le origini, le curiosità e le caratteristiche del celebre Premio Nobel per la Pace che una volta è stato vinto anche da un italiano.
Quella del Premio Nobel per la Pace è una vera e propria istituzione. Per questo motivo ogni anno si attende con molta curiosità chi ha ricevuto questa prestigiosa onorificenza. Sono diversi i premi Nobel che annualmente vengono assegnati, ma quello per la Pace, anche per evidenti motivi, suscita maggiore interesse. Anche per questo motivo è interessante approfondire l’argomento. Innanzitutto è utile comprendere com’è nato questo premio e quali sono le categorie per le quali viene assegnato. Successivamente approfondiremo proprio la categoria del Premio Nobel per la Pace, scoprendo con particolare attenzione chi si è distinto per questa causa. Con più di qualche sorpresa, tra cui il fatto che tra costoro c’è anche un italiano.
Nonostante se ne parli diffusamente, a volte anche in maniera polemica, non tutti sanno cos’è e com’è nato il Premio Nobel. Parliamo di un’onorificenza di valore internazionale assegnata dal governo della Svezia. Il premio viene conferito a coloro che, come espresso da Alfred Nobel, si sono contraddistinti per “i maggiori benefici all’umanità”. Originariamente il premio, per volontà dello stesso Nobel, doveva essere destinato solamente ai settori della Fisica, della Chimica, della Medicina o Fisiologia, della Letteratura e della Pace. Solamente a partire dalla metà del Novecento (1969) fu introdotto anche il Premio Nobel per l’Economia per volontà della Banca di Svezia.
Il Premio Nobel, oggi universalmente considerato come il riconoscimento massimo che è possibile ottenere in vita, viene consegnato a Stoccolma il 10 dicembre. La data è quella della morte di Alfred Nobel e quella della prima premiazione (10 dicembre 1901).
È bene anche specificare come ogni Premio Nobel venga conferito da una particolare istituzione. Nello specifico abbiamo la seguente suddivisione:
Questa distinzione è importante anche per avere maggiore chiarezza sul perché l’assegnazione di questo premio è spesso oggetto di polemiche e tensioni politiche.
Alfred Nobel, nato a Stoccolma nel 1833 e morto in Italia a Sanremo nel 1896, è stato un’importante chimico. Tanto che il suo nome è legato niente meno che all’invenzione della dinamite. Questa invenzione gli permette di aprire numerosi laboratori e, in questo modo, incrementare i suoi affari. Come mai l’ideatore del premio dedicato alla pace è lo stesso che ha inventato uno strumento dannoso per la vita delle persone? La ragione è molto semplice e riguarda il fratello di Alfred Nobel e un errore di un giornale francese.
Nel 1888, infatti, muore a Cannes Ludvig Nobel, il fratello del più celebre Alfred. Il giornale che scrisse il necrologio confuse i nomi e comunicò la notizia del decesso dell’inventore della dinamite. Tanto che l’annuncio funebre recitava: “Il mercante di morte è morto! Il dottor Alfred Nobel, che fece fortuna trovando il modo di uccidere più persone possibili, più rapidamente di quanto non si sia mai fatto prima, è morto ieri”.
La notizia scosse non poco Alfred che si preoccupò di come egli sarebbe stato ricordato dai posteri dopo la sua morte. Per questo decise di fondare un riconoscimento da assegnare a coloro che, come scrisse nel suo testamento, “durante l’anno precedente, più abbiano contribuito al benessere dell’umanità”.
Nobel stabilì sia la divisione del premio economico che chi si sarebbe dovuto occupare dell’assegnazione. Costituì un vero e proprio fondo per occuparsi di tutto questo. Queste le parole di Nobel per la divisione delle categorie del premio che avrebbe portato il suo nome:
“parte alla persona che abbia fatto la scoperta o l’invenzione più importante nel campo della fisica; una a chi abbia fatto la scoperta più importante o apportato il più grosso incremento nell’ambito della chimica; una parte alla persona che abbia fatto la maggior scoperta nel campo della fisiologia o della medicina; una parte ancora a chi, nell’ambito della letteratura, abbia prodotto il lavoro di tendenza idealistica più notevole; una parte infine alla persona che più si sia prodigata o abbia realizzato il miglior lavoro ai fini della fraternità tra le nazioni, per l’abolizione o la riduzione di eserciti permanenti e per la formazione e l’incremento di congressi per la pace”.
Sono diverse le curiosità legate all’assegnazione del Premio Nobel. Ci sono casi, infatti, in cui una persona lo ha vinto più volte, anche per categorie diverse. Altre volte, invece, è stato assegnato non solo a una persona singola, ma anche a un’intera organizzazione.
Tra i pluripremiati troviamo Marie Curie che vinse nel 1903 il Premio Nobel per la Fisica e nel 1911 il Premio Nobel per la Chimica. Linus Pauling vinse il prestigioso premio per la Chimica nel 1954 e il Premio Nobel per la Pace nel 1962. John Bardeen e Frederick Sanger, invece, hanno vinto due volte lo stesso Premio Nobel. Bardeen il Premio Nobel per la Fisica nel 1956 e nel 1972. Snager, invece, il Premio Nobel per la Chimica nel 1958 e nel 1980.
Un primato unico è quello detenuto invece dalla famiglia Curie che ha visto tre dei suoi membri ricevere il Premio Nobel. Marie Curie ha vinto quello per la Fisica nel 1903 e quello per la Chimica nel 1911. Pierre Curie, ha ricevuto con sua moglie quello per la Fisica nel 1903 e nel 1935 Irène Joliot-Curie e suo marito vinsero il Premio Nobel per la Chimica.
Molte organizzazioni hanno invece vinto il Premio Nobel per la Pace. Tra queste c’è la Croce Rossa (che lo ha vinto cinque volte), l’Unione Europea, Amnesty International, Medici Senza Frontiere, l’UNICEF e l’ONU. Sono venti gli italiani che hanno beneficiato di questo riconoscimento. L’ultimo in ordine cronologico è stato Mario Capecchi che nel 2007 ha vinto il Premio Nobel per la Medicina per le sue ricerche sulle cellule staminali embrionali.
A differenza degli altri, il Premio Nobel per la Pace viene consegnato a Oslo, presso il municipio della capitale norvegese. Tra le curiosità di questo premio è che, nel corso della storia, ci sono state occasioni in cui non è stato assegnato. Ciò è avvenuto durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, così come nel periodo tra i due conflitti. Anche gli anni della Guerra Fredda e quelli del conflitto in Vietnam hanno corrisposto con la mancata assegnazione del premio.
Anche la procedura di assegnazione del Premio Nobel per la Pace è differente dalle altre. Il Comitato che se ne occupa, infatti, chiede un suggerimento a coloro che già hanno ricevuto questa onorificenza e a diversi personaggi illustri. Dalle indicazioni ricevute si procede alla votazione dalla quale uscirà il nome del vincitore del Nobel per la Pace.
Sono più di cento i premi Nobel per la Pace assegnati dal 1901 e c’è stato un solo caso nella storia in cui è stato rifiutato. Nel 1973, infatti, l’unanimità della commissione aveva scelto Le Đuc Thọ (politico e rivoluzionario vietnamita), ma questi non accettò il premio. Vediamo invece quindici degli esempi più noti e importanti di personaggi che hanno ricevuto il Premio Nobel per la Pace.
Uno dei più famosi vincitori del Nobel per la Pace è sicuramente Martin Luther King. Il premio gli fu riconosciuto nel 1964 per i suoi meriti come attivista per i diritti civili.
Un caso curioso è quello di Henry Kissinger, del quale abbiamo, anche senza menzionarlo, già parlato. Kissinger, infatti, ricevette il Nobel nel 1973 come negoziatore degli Accordi di Pace di Parigi per la cessazione della guerra nel Vietnam. Lo stesso anno il premio fu assegnato anche a Le Duc Tho che è stato l’unico caso nella storia di Nobel per la Pace rifiutato.
Una delle donne (sono sedici in totale) a vincere questo rinomato premio è stata Madre Teresa di Calcutta. Il suo nome è legato all’aiuto ai poveri e ai bisognosi e per questo motivo nel 1979 le fu conferito il Nobel. Madre Teresa di Calcutta chiese che non si svolgesse il tradizionale banchetto al termine della cerimonia di assegnazione del premio. L’obiettivo era quello di destinare quei soldi ai poveri di Calcutta.
Anche Tenzin Gyatso, il quattordicesimo Dalai Lama, ha vinto il Nobel per la Pace. Il premio gli è stato riconosciuto nel 1989 per il suo impegno non violento nella liberazione del Tibet.
Nel 1990 il Nobel per la Pace fu assegnato a Michail Gorbačëv, allora presidente dell’URRS. La motivazione del riconoscimento è quella di aver svolto un ruolo primario “nel processo di pace che oggi caratterizza parti importanti della comunità internazionale”.
Nel 1993 il Nobel per la Pace fu conferito a due sudafricani: Nelson Mandela e Fredrik Willem De Klerk. Il motivo è legato al loro impegno per la risoluzione pacifica dell’apartheid. Inoltre Mandela e De Klerk sono ricordati per aver posto le basi per l’avvento della democrazia in Sudafrica.
L’anno successivo il premio fu assegnato a Yasser Arafat (palestinese) e a Shimon Peres e Yitzhak Rabin (israeliani). La motivazione del Nobel fu quella di aver lavorato per il riconoscimento per i palestinesi di avere un proprio Stato e di aver contribuito diplomaticamente alla pace nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.
Peres è stato dal 2007 al 2014 Presidente dello Stato di Israele e ha ottenuto il Nobel nel 2004 per quanto fatto per la pace in Medio Oriente. Questo sforzo è confluito nei cosiddetti Accordi di Oslo.
Come detto per Arafat e Peres, nel 1994 il Nobel è stato assegnato anche al generale e politico israeliano Yitzhak Rabin.
Nel 2001, insieme a tutta l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), il ghanese Kofi Annan vincono il premio Nobel. La motivazione è stata quella del riconoscimento dell’impegno svolto a favore di un mondo più pacifico e meglio organizzato.
L’anno seguente il Nobel va all’ex Presidente degli Stati Uniti d’America Jimmy Carter. Nella motivazione di assegnazione del premio si legge come Carter si sia speso “per trovare soluzioni pacifiche ai conflitti internazionali, per far avanzare la democrazia e i diritti umani, e per promuovere lo sviluppo economico e sociale”.
Un riconoscimento molto particolare e che ancora oggi fa discutere è quello assegnato nel 2007 ad Al Gore e al Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico. La motivazione del premio, infatti, fu proprio quella di aver portato l’attenzione sul tema dei cambiamenti climatici. Senza dimenticare come Al Gore e l’IPCC abbiano iniziato a favorire l’introduzione di misure per contrastare questi cambiamenti.
Altro discussissimo premio Nobel è quello del 2009 consegnato a Barack Obama. Al Presidente degli Stati Uniti d’America il Nobel è stato assegnato per gli sforzi compiuti per consolidare la diplomazia internazionale.
Il 2018 ha visto il Premio Nobel assegnato a Nadia Murad (insieme all’attivista congolese Denis Mukwege). Il conferimento è avvenuto per riconoscere gli sforzi compiuti da Murad e Mukwege contro gli abusi sessuali durante i conflitti militari.
Infine parliamo dell’unico italiano ad avere ricevuto il Premio Nobel per la Pace: Ernesto Teodoro Moneta. Egli era un giornalista e divenne un patriota italiano. Fu Presidente dell’Unione lombarda per la pace che gli permise di vincere il Nobel per la Pace. Successivamente Ernesto Teodoro Moneta si schierò a favore dell’intervento militare dell’Italia per ben due volte. La prima in Libia nel 1912 e tre anni dopo per la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale. Queste posizioni portarono diversi pacifisti a richiedere che a Moneta fosse ritirato il Premio Nobel per la Pace.
Una delle papabili prossime vincitrici del Nobel per la Pace è Greta Thumberg. Il suo nome è legato a quello della lotta contro i cambiamenti climatici. Come abbiamo più volte avuto modo di sottolineare, questo premio ha anche implicazioni di tipo politico, motivo per cui è spesso criticato. Sono stati criticati diversi riconoscimenti e anche la sola candidatura della sedicenne svedese non ha impedito di scatenare le polemiche. Il legame da cambiamenti climatici e povertà è stato già riconosciuto. Infatti nel 2007 il Nobel è stato assegnato ad Al Gore. Greta Thumberg raccoglierebbe quell’eredità e la porterebbe avanti in nome di un’intera generazione.
Allo stesso tempo c’è chi si interroga su chi ci sia dietro Greta e la sua battaglia. Non sono pochi infatti coloro che sostengono che la questione del cambiamento climatico sia solamente un pretesto per coprire gli interessi di altri.
Non c’è da stupirsi: attirando attenzione è inevitabile che il Nobel sia oggetto di polemiche e discussioni. Al di là di come la si possa pensare sul Nobel per la Pace a Greta Thumberg e sul fenomeno dei cambiamenti climatici, è importante che ci siano ragioni di discussione. La pace è sempre un obiettivo che dovrebbe essere motivo di interesse degli uomini. Accendervi annualmente i riflettori su chi si è più prodigato in questa direzione non può che aiutare a costruire un mondo sempre più pacifico.