L’OCSE definisce l’educazione finanziaria come il processo che permette a consumatori, risparmiatori e investitori di migliorare la capacità di comprensione dei prodotti finanziari e delle nozioni che ne stanno alla base.

In Italia, il livello di educazione finanziaria è sempre stato storicamente più basso rispetto alla media dei paesi dell’OCSE.

Nel 2020, il nostro paese occupava un poco brillante 25° posto su 26 paesi Ocse, per quanto riguarda le conoscenze in ambito economico e finanziario da parte della popolazione.

Pictet Asset Management ha realizzato nel 2022, in collaborazione con FINER Finance Explorer, la seconda edizione dell’Osservatorio Internazionale EduFin.

L’indagine conferma un basso livello di conoscenza in quanto il 34% degli intervistati ammette di avere una scarsa conoscenza delle tematiche finanziarie.

Tra i giovanissimi under 18 oltre il 66% degli intervistati ha dichiarato di voler incrementare le proprie competenze con un valore doppio rispetto alla media e questo dato fa ben sperare che nel futuro possa essere compensato il divario italiano sull’educazione finanziaria rispetto agli altri paesi OCSE.

Economia e finanza continuano a essere percepite come materie complesse e difficili da comprendere per un quarto degli intervistati.

Dall’indagine emerge un bisogno espresso di educazione finanziaria di qualità in quanto Il 30% degli intervistati afferma di non trovare contenuti adatti alle proprie esigenze e che oscillano tra due opposti: troppo banali o troppo complessi. La percezione di non trovare contenuti adeguati alla propria formazione è particolarmente pronunciata per la generazione Y (i nati tra il 1981 e 1994; i cosiddetti Millenials, pari al 17,3% degli italiani) e la generazione Z (i nati tra il 1995 e 2010; i cosiddetti nativi digitali, pari al 15% degli italiani) dove supera il 40%

Esiste quindi una domanda di educazione finanziaria di qualità soprattutto nelle fasce giovanili

Un adeguata educazione finanziaria è fondamentale per gestire i risparmi, accendere un mutuo o costruire una previdenza complementare.

Scelte finanziarie adeguate presuppongono una opportuna gestione di consumi e risparmi e nell’ambito delle decisioni di investimento, una corretta individuazione di obiettivi in termini di orizzonte temporale, aspettative di guadagno, propensione al rischio e capacità finanziaria di sostenere eventuali perdite.

Il controllo e le modalità di monitoraggio delle spese correnti è un altro aspetto importante della capacità di gestire il proprio denaro. Solo una minoranza degli italiani pari al 30%, secondo il rapporto Consob sulle scelte di investimento delle famiglie italiane, ha l’abitudine di tenere una traccia scritta e quindi di monitorare le proprie uscite dovute a consumi o all’acquisto di beni durevoli.

Il risparmio è un frutto prezioso del nostro lavoro ed avere una conoscenza di base dei principali concetti economici aiuta anche il consulente bancario ad individuare in maniera più puntuale bisogni ed aspettative del cliente.

La compilazione dei questionari MIFID” dal nome dalla normativa europea che disciplina la prestazione di servizi di investimento (“Market In Financial Instruments Directive”) ha proprio lo scopo di trasmettere al nostro consulente la valutazione su quanto siamo esperti di investimenti, se capiamo i rischi connessi e quali sono le nostre esigenze e i nostri obiettivi. Dall’agosto 2022 nel questionario sono state inserite anche domande specifiche sulle nostre “preferenze di sostenibilità”, finalizzate a capire se e in che modo vogliamo perseguire anche obiettivi sociali (ad esempio, la tutela dell’ambiente), oltre a quelli di profitto personale.

La compilazione del questionario è una tutela fondamentale del risparmiatore in quanto a secondo della tipologia di cliente impedisce alla Banca di proporre investimenti non adeguati ai nostri obiettivi.

Nonostante le cautele previste dal legislatore i soggetti con una minore educazione finanziaria rimangono particolarmente esposti alle perdite di patrimonio correlate ad investimenti errati o a vere e proprie frodi, in quanto la bassa alfabetizzazione finanziaria non consente di valutare correttamente i rischi dell’investimento.

Non conoscere concetti di base come il rapporto tra il rischio e il rendimento, la differenza tra un’azione ed un’obbligazione oppure l’importanza di una corretta diversificazione tra gli investimenti, come purtroppo ci insegnano le cronache anche recenti, può costarci molto caro.

Nel mese di ottobre è prevista la sesta edizione del “Mese dell’educazione finanziaria” gestita dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria (Comitato Edufin) che prevede una serie di eventi in tutta Italia volti a promuovere lo sviluppo della cultura finanziaria, assicurativa e previdenziale

Tra i principali protagonisti delle iniziative previste per il mese dell’educazione finanziaria troviamo Banca d’Italia, ma il calendario è ricco di eventi organizzati da enti pubblici e privati sui temi più disparati e la partecipazione, sempre gratuita, potrà avvenire sia on line che in presenza.

Una buona occasione per imparare ad essere risparmiatori ed investitori consapevoli nei link in cale trovate il calendario degli eventi

Per approfondimenti

Il Portale dell’educazione finanziaria: https://www.quellocheconta.gov.it/it/

Il Portale Banca d’Italia dedicato all’educazione finanziaria:

https://economiapertutti.bancaditalia.it/

Calendario Eventi Mese Educazione Finanziaria Edizione 2023

https://www.quellocheconta.gov.it/it/news-eventi/mese_educazione_finanziaria/2023/index.html

 

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