Uno degli elementi che fin dall’antichità più remota ha accompagnato la storia dell’uomo è sicuramente il teatro. Non uno svago come oggi lo concepiamo, ma una forma sacra di espressione. Qui l’arte va oltre la semplice messa in scena di uno spettacolo. Una storia affascinante, ricca di curiosità, vicende e personaggi che con la loro creatività hanno reso quest’arte celebre in tutto il mondo. Anche in Italia dove nel corso dei secoli ne sono sorti tantissimi, molti dei quali noti in tutto il mondo. Alcuni hanno avuto vicende altalenanti, altri sono stati costretti a chiudere e altri ancora mantengono intatto il loro carisma.

Guardare ed osservare

In ogni città è presente un luogo dedicato al palcoscenico. Questi, al pari di chiese, caserme e degli uffici postali, sono realtà imprescindibili nel tessuto sociale italiano. Sono in molti a lamentare la scarsa affluenza delle nuove generazioni nelle sale. Questo però non deve destare troppa preoccupazione: parliamo di un’arte via che non morirà. La sua costante presenza continuerà a incuriosire, interrogare e comunicare. Come un fuoco sempre acceso; passerà l’estate durante la quale si pensa di non averne bisogno. Tornerà l’inverno e si tornerà a sedersi di fronte a questo focolare e guardare e ascoltare storie. Già, guardare e ascoltare delle storie: questa potrebbe essere una sintetica definizione di ciò che accade su un palcoscenico. L’etimologia del termine greco, infatti, significa proprio “guardare” e “osservare”.

Di per sé l’origine di quest’arte, nella sua concezione occidentale, viene collocata nel 534 a.C. ad Atene. In quell’anno, infatti, venne messo in scena il primo dramma. La nascita di questa forma d’arte è però più antica ed è da individuare nelle celebrazioni sacre. I sacerdoti mettevano in scena i principali miti e gli episodi della loro religione. Questo modo di comunicare fu il terreno fertile per far nascere quest’arte come oggi la conosciamo. In realtà, molti sono stati i cambiamenti che si sono realizzati nel corso dei secoli. Oggi non esiste più l’esclusività del significato religioso di questo tipo di arte espressiva.

Stili teatrali

Gli stili teatrali

…è una zona franca della vita, lì si è immortali
[Vittorio Gassman]

Oggi si portano in scena drammi, commedie, tragedie, monologhi e una serie di spettacoli di diverso genere. Questo proprio perché nella sua storia ci sono stati diversi stili che si sono adattati alle diverse epoche. Tra i principali stili (ma è solamente una selezione del più ampio spettro di modalità esistenti) troviamo:

  • commedia dell’arte;
  • commedia;
  • mimo;
  • musical;
  • opera lirica;
  • satira;
  • teatro dell’assurdo;
  • tragedia;
  • varietà.

Commedia

La commedia, anche come genere letterario, è una narrazione a lieto fine contraddistinta dall’ironia. È uno stile che crea molta empatia tra spettatori e attori, motivo per cui è uno di quelli maggiormente diffusi in tutte le epoche. A Roma erano già diffuse rappresentazioni di non professionisti che non seguivano i canoni e la forma ellenica. Ma si può dire che la commedia romana fosse già radicata nella città prima della trasformazione successiva.

Commedia dell’arte

Tra il XVI e il XVIII secolo si sviluppa la cosiddetta commedia dell’arte, un genere diverso dalla commedia vera e propria. La differenza sta nel fatto che nella commedia dell’arte gli attori si affidano a un ‘canovaccio’ sul quale poi improvvisano. Uno dei fautori più celebri di questo genere è stato Goldoni.

Mimo

Tra tutti gli stili il mimo è quello nel quale l’abilità dell’attore è fondamentale. La comunicazione, infatti, è priva di parole ma espressa esclusivamente con i gesti degli attori.

Musical

Uno degli stili più popolari degli ultimi anni è sicuramente il musical, tanto da essere arrivato anche al cinema. Questo stile unisce recitazione, ballo e canto in uno spettacolo completo e molto animato. Il successo del musical è dato anche dalla possibilità di seguire e comprendere spettacoli anche in una lingua straniera.

Opera lirica

Nato nel Medioevo ed esploso ufficialmente solamente nel Rinascimento, l’Opera lirica è uno stile molto particolare. Si basa sul canto lirico e sulla musica e ancora oggi gli spettacoli di opera lirica sono particolarmente seguiti e apprezzati.

Satira

Il genere della satira è quello che porta in scena le contraddizioni e le criticità della politica e della società in cui si vive. È uno degli stili più antichi ma allo stesso tempo attuale. Nel corso dei secoli, proprio per la natura critica con il potere, ha spesso conosciuto diversi problemi.

Teatro dell’assurdo

Tra gli anni Quaranta e Sessanta del secolo scorso ebbe molto successo quello dell’assurdo. Come indica il nome si tratta di uno stile privo di logica che si sviluppa da sensazioni ed emozioni del momento. Tutto in un’escalation di tensione che riesce comunque a essere molto espressiva.

Tragedia

Il principale degli stili è quello della tragedia, nel quale vengono sviluppati argomenti seri. Tra questi il rapporto tra l’uomo e le divinità, così come le varie questioni della quotidianità. In questa direzione si è sviluppata la tragedia moderna, nella quale uno dei migliori autori è stato Bertolt Brecht.

Varietà

Il varietà è uno stile di origine napoletana nato tra XIX e XX secolo. La caratteristica è quella dell’intrattenimento e della proposizione di spettacoli non legati tra loro. Gli stili proposti nel varietà possono essere diversi e si concentrano molto sulle esibizioni di attori singoli o di gruppi. L’altra peculiarità è l’introduzione di un presentatore che introduce le singole esibizioni.

Compagnia teatrale

La nascita in Italia

Il problema principale nel definire la nascita del teatro in Italia risiede nella difficoltà di concepire l’Italia come entità definita. Se l’unità politica arriva solamente nel 1861, quella culturale ha avuto diverse evoluzioni nel corso della storia. Resta il fatto che, anche solo a livello geografico, le prime attestazioni sono quelle di origine romana. Che riprendono, ovviamente, quelle di provenienza greca. Anticamente le opere avevano un compito educativo, con tutte le implicazioni di un genere spesso gestito dall’autorità del momento.

Il primo cambiamento sostanziale, che porta alla nascita del teatro moderno, è quello avvenuto nel corso del Medioevo. Oltre alle evidenti ripercussioni dell’incidenza del Cristianesimo con le rappresentazioni sacre e i drammi liturgici, in questo periodo nasce la figura del giullare. Un artista a tutto tondo capace di recitare, ballare, suonare, raccontare, mimare, cantare e avere abilità da giocoliere.

Con il Rinascimento si torna alla scoperta delle radici classiche, anche se in Italia mancarono veri e propri autori. Nell’epoca barocca e in quella illuministica la tragedia rimane tra gli stili più esercitati. A partire dal romanticismo si passa a una maggiore attenzione per il realismo e in Italia Manzoni riprende le intuizioni di Shakespeare.

Teatro antico

Lo spazio: tra platea e palcoscenico

Un aspetto interessante nella comprensione dello sviluppo degli spettacoli di quest’arte è anche quello legato agli spazi in cui esso si esercita. Anticamente questo spazio era quello dei luoghi pubblici (solitamente semicircolari) allestiti per questo tipo di rappresentazione. Anche in epoca romana gli spazi rimasero perlopiù gli stessi, con la costruzione monumentale di luoghi dedicati agli spettacoli. Nel Medioevo si sposta nelle strade e nelle piazze o, per quel che riguarda le rappresentazioni sacre, nelle chiese.

Durante il Rinascimento gli spettacoli si tengono nei palazzi dei principi. Ma è da questo periodo che, anche con l’aumentare dell’interesse per la materia, si matura l’esigenza di uno spazio definito. Il primo luogo stabile (e coperto) è quello Olimpico di Vicenza del 1580 realizzato da Palladio. Significativi sono quelli inglesi di epoca elisabettiana (il Globe Theatre su tutti).

In questi anni si procede anche a una codifica degli spazi propri (scenografia, palco, coro, eccetera). In Italia, tra Seicento e Settecento, sorgono i primi spazi pubblici dedicati agli spettacoli, gestiti da privati ai quali si accede pagando il biglietto d’ingresso. A partire poi dal XX secolo gli architetti sviluppano edifici in cui gli spazi riservati agli attori siano centrali. Intorno a essi vengono sistemati gli spettatori, che non sono i protagonisti della scena. Nell’epoca contemporanea, infine, i teatri sono spesso spazi polivalenti dove è la cultura, in tutte le sue forme, a essere al centro.

Rappresentazione teatrale

10 migliori teatri d’Italia

La Scala di Milano

Tra i principali luoghi che è possibile trovare a Milano, insieme al Teatro Arcimboldi, un posto di rilevo lo occupa il Teatro alla Scala. È uno dei luoghi più famosi di tutto il mondo e oggi sede delle principali rappresentazioni di musica classica e d’opera lirica. Inaugurato nel 1778, La Scala di Milano è un luogo suggestivo che porta i segni dello sviluppo del genere teatrale italiano degli ultimi secoli.

San Carlo di Napoli

Stendhal definisce il Teatro San Carlo di Napoli come un luogo in cui “gli occhi sono abbagliati, l’anima rapita”. È uno degli spazi dedicati all’opera più antichi (è del 1737). E’ ancora in attività, è stato realizzato per esaltare l’identità di Napoli come grande capitale d’Europa. Tra gli aspetti degni di nota del San Carlo di Napoli c’è sicuramente l’acustica, considerata perfetta. Tale perfezione si è raggiunta soprattutto a seguito dei lavori di innalzamento del soffitto avvenuti nel 1816.

Brancaccio di Roma

Anche a Roma il numero di spazi riservati agli spettacoli è veramente elevato con un’offerta ampia e variegata. Oltre al Teatro Olimpico il Teatro Brancaccio è uno dei luoghi simbolo della città. Di epoca recente (siamo nel 1916), il Brancaccio ha ospitato le esibizioni di artisti del calibro di Totà, Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Louis Armostrong e Jimi Hendrix. Oggi, dopo gli ultimi interventi, il Brancaccio può accogliere diversi generi letterali, dal balletto all’opera lirica.

Regio di Torino

Tra il Teatro Gioello e il Teatro Regio Torino è una città che offre diversi luoghi deputati ai diversi stili teatrali. Nel caso del Teatro Regio parliamo di uno dei palcoscenici più importanti sia a livello nazionale che internazionale. Costruito nel 1740 e poi ristrutturato nel 1973 a seguito di un incendio che lo ha distrutto, è un attualmente molto diverso dal progetto originario, ma non per questo meno affascinante.

La Fenice di Venezia

Tra i luoghi più prestigiosi di tutto il mondo un posto di rilievo è da riservare al Gran Teatro La Fenice di Venezia. Inaugurato nel 193, La Fenice di Venezia è stato due volte distrutto e successivamente ricostruito. Nel corso della sua storia ha ospitato prime opere di Rossini, Verdi, Donizetti e Bellini. Qui ogni anno si tiene il tradizionale concerto di Capodanno.

Toniolo di Mestre

Del 1912 è invece il Teatro Toniolo di Mestre, un luogo che avrebbe dovuto essere intitolato alla Regina Elena e che invece prese poi il nome dei proprietari. Nel corso degli anni il Toniolo ha ospitato anche eventi non propriamente culturali. È il caso di alcuni incontri di boxe, con l’allestimento di un ring al posto del palcoscenico, o di rappresentazioni di giocolieri e circensi.

Rossetti di Trieste

In quel di Trieste trova posto il Teatro Rossetti, inaugurato nel 1878 e oggi considerato come uno dei siti più rinomati del nostro Paese. Il nome attuale è quello di Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia ed è utilizzato per diversi stili teatrali. Qui vengono infatti proposti spettacoli di prosa, ma anche musical, danza e operette.

Verdi di Firenze

Il Teatro Verdi di Firenze, inaugurato nel 1854, è un classico ‘teatro all’italiana’. Sede di spettacoli di rilevanza nazionale, ancora oggi detiene un prestigio invidiabile. Oggi si contraddistingue per ospitare regolarmente spettacoli di musica classica, ma anche esibizioni di altri generi musicali. Non è insolito, infatti, trovare in programma anche eventi rock e pop.

Koreja di Lecce

A Lecce sorge il Teatro Koreja che già nel nome custodisce molto del suo segreto. Koreja, infatti, deriva dal dialetto griko e dal greco antico e significa “movimento circolare”. È utilizzato anche come riassunto di tre diverse arti, come il canto, la danza e la musica. Il Koreja nasce nel 1985 principalmente come compagnia e solamente nel 1998 fonda un Teatro Stabile d’Innovazione all’interno di una vecchia fabbrica di mattoni.

Doglio di Cagliari

Di recentissima costruzione è invece il Doglio di Cagliari. La sua inaugurazione, infatti, avverrà ad aprile del 2020 con un concerto di Giovanni Allevi. Il doglio è uno spazio multifunzionale caratterizzato da una platea e uno spazio scenico modificabili. Questa particolarità consente a questo ambiente di ospitare spettacoli molto diversi tra loro, dalla musica classica al musica, fino a formati più innovativi e all’avanguardia.

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