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Le nuove frontiere di musica, elettronica, informatica: la parola al musicista, e manager internazionale, Aldo Azzaro.
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Le nuove frontiere di musica, elettronica, informatica: la parola al musicista, e manager internazionale, Aldo Azzaro.

L’itinerario che da tempo svolgiamo alla ricerca di talenti non universalmente noti, lontani dal circo massmediatico, ma in grado piu’ di altri di trasmettere al pubblico energie spirituali, atte a risvegliare una sensibilità e una creatività troppo a lungo colpite prima dallo tsunami del Covid, poi dal dramma della guerra (e dei suoi possibili, ulteriori “venti”), ci porta, oggi, ad ascoltare un talento della musica. Parliamo di Aldo Azzaro, bolognese, dal ‘78 vivente a Roma, dove ha uno studio di registrazione, con funzioni polivalenti, nella zona di Boccea.

Diplomatosi nel 1982 al C.A.M.S. (Centro Arti Musica e Spettacolo), Azzaro svolge anzitutto, per l’azienda North2north (che ha sede nel Regno Unito), funzioni di consulenza e operatività nella creazione di opere originali e/o esecuzione di musiche; incluso tutto il relativo “Problem finding, problem shaping e problem solving” sui diritti di sincronizzazione. “Sono in primo luogo un musicista, realizzatore di CD e di altre registrazioni, e prodotti musicali vari”, precisa lui stesso. “Essendo di Bologna, ho avuto l’opportunità di conoscere a suo tempo Lucio Dalla, diventandone amico; mentre, per Gianni Morandi, ho scritto, nel 1981, il brano “Immaginando”. Che, con parole del mitico Mogol, divenne un 45 giri (sul retro, l’altro celebre brano “Canzoni stonate”): il tutto, mentre Morandi, tra fine anni 70 e primi ’80, si trovava in un momento d’incertezza della sua carriera, cercando anche nuove strade (nel ’77, infatti, si iscrisse al corso di contrabbasso al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, pur non conseguendo poi il diploma; e lo sostenemmo amichevolmente).

Com’è proseguita, poi, la tua carriera?

Ho collaborato come programmista regista a vari programmi radio, per la RAI, e alla composizione di sigle insieme al giornalista (collaboratore di varie testate, tra cui anche “Paese sera”), storico della canzone italiana e conduttore tv e radio Gianfranco Baldazzi, scomparso nel 2013. Il quale, come paroliere, ha scritto cose eccellenti sempre per Dalla (“Piazza grande”, “Itaca”, “La casa in riva al mare”) e Morandi (“Occhi di ragazza”), poi per Mina e altri. Con Dalla, ho partecipato al suo gruppo di autori; dopo una serie di altre produzioni, ho ripreso la collaborazione con lui, mentre, nel 1996, dopo una lunga gestazione (iniziata nell’87), sono riuscito a realizzare il progetto musicale “Love is the answer”, finalizzato alla lotta all’ AIDS, e prodotto anche da Corrado Bacchelli (già produttore de I Nomadi e dell’altro gruppo I Royals, di Patty Pravo e creatore dei Buggles con Video killer “The radio Star”). Progetto cui parteciparono artisti di fama internazionale, tra cui Gino Vannelli, I Pooh, Randy Crawford, Nicolette Larson, Kool & the Gang’s (Skip Martin), Billy Preston, Dee Dee Bridgewater, Regina Rogers, Black Box, Vincenzo Thoma, Simona Peron, Alphaville, Severino Gazzelloni, Isaac Hayes, Wayne Shorter and Mitchell Foreman, Raina Kabaivanska, Rettore, Luz Casal, Pointer Sisters (Anita Pointer, Lynn Roman), Syreeta, Novecento, Toquinho, Alan Sorrenti, Antonella Versace, Jeanne Mas, Isabel Amadeo, Carmine Appice, Winnie Colaiuta, John Patitucci, Dodi Battaglia, Frank Gambale, Steve Tavaglione, Steve Grossman, e altri.

Era infatti, quel decennio da metà anni ’80 a metà anni ’90, quello di storiche iniziative musicali umanitarie, da Live aid di Londra-Philadelphia (1985, piu’ grande collegamento via satellite e più grande trasmissione televisiva di tutti i tempi) all’ album “Usa (cioè United Support Artists”, non gli Stati Uniti, N.d.R.) for Africa”, ambedue finalizzati alla raccolta internazionale di fondi per la lotta alla fame in Etiopia. Il tuo, comunque, è senz’altro un percorso di tutto rispetto. E negli ultimi anni?

Negli ultimi anni ho fatto varie altre cose, avvalendomi fortemente del mio studio registrazione. Come realizzazione di colonne sonore, interpretazione e sonorizzazione dell’immagine video e statica, caratterizzazione musicale di ambienti con improvvisazione, e interpretazione nella biopsicoacustica (psicoacustica si definisce lo studio della percezione soggettiva umana dei suoni, più precisamente della psicologia della percezione acustica: disciplina che si può applicare fortemente alla musica). Tutte attività, come sappiamo, molto legate allo sviluppo sia di elettronica e informatica che della multimedialità, e anche di specifici settori professionali: ad esempio, ho realizzato una musica legata in qualche modo al ritmo delle stagioni, e ai profumi e odori delle stesse, in esclusiva per gli ambienti del Rome Cavalieri Waldorf Astoria (già Hilton). Inoltre, con Roberto Ferri ho partecipato alla realizzazione di un brano inserito nella compilation “Tutta colpa dell’Amore”, per la sensibilizzazione a 360 gradi dell’opinione pubblica, in particolare per tutto quanto riguarda la donazione degli organi. La partecipazione a questo progetto è stata massiccia: Nabil Salameh, Debora Caprioglio, Ivana Barcellesi, Florian Picq, Lorenzo Visci, Marco Alemanno, Lucio Dalla, Alda D’Eusanio, Claudio Borgianni, Matteo Belli, Barbara Enrichi, Ezio Alessio Gensini, Morgane Girardin ,Erri de Luca, Felice del Gaudio, Pierre Julien Echeveste, Irene Bellini, Tiziana Proto, Adelaide Gallo, Elisabetta Pasquali, Martina Maurizzi, Marinella Ferri, Andrea “Otto” Salvato, Luca Bignardi, Giuseppe Donnici, Rose Marie Lagana, Leonardo Santoli, Daniela Boccadoro, Anton Berovski, Carla Gravina, Giuseppe Barbera, Alessandro Altarocca, Michele Gammino, Francesco Villella, Roberto Costa, Anna Mazzamauro, Gabriel Zagni, Eleonora Brigliadori, Piera Degli Esposti, Dacia Maraini, Catherine Marchand, Franco Battiato, Valeria Ianniello, Marco Ferri, Luca Barbarossa, Mogol, Vasily Biserov, Federico Aicardi, Marco Marcheselli, Iskra, Manlio Sgalambro.

E altre realizzazioni?

R. Una cui tengo molto è stata, recentemente, la proiezione a Palazzo Vecchio, a Firenze, di “Inferno Dante”: un video di 6 minuti, prodotto dalla Fondazione Zeffirelli per il settimo centenario della morte del “Sommo poeta”, in cui protagonista primario, direi, è proprio il suono. Si tratta, in sostanza, d’un’installazione multimediale che rende poi omaggio a quella che è rimasta l’opera incompiuta per eccellenza del maestro Zeffirelli: la trasposizione cinematografica dell’ “Inferno”, dalla “Divina Commedia”.

Parlaci, ora, del tuo quasi leggendario studio di registrazione…

E’ uno studio – visto, a suo tempo, anche dal collega Toni Esposito – dove ho diverse apparecchiature elettroniche e informatiche, fondamentali per la realizzazione delle varie iniziative cui accennavo: tenendo presente, però, che, anche oggi, non tutto può essere registrato solo a livello digitale, ma certi processi devono per forza esser registrati analogicamente. Per una miglior diffusione, e commercializzazione, dei prodotti, sia audio che video, che realizziamo, è stato molto importante l’accordo che la Kobalt Music e Awal, azienda distributrice appunto di questi nostri prodotti – della quale fa parte la North2North Italy srl, di cui io sono CEO, responsabile per l’Italia dell’inglese North2north Limited – ha concluso recentemente con la giapponese Sony: per una piu’ ampia, e soprattutto piu’ rapida, distribuzione delle nostre creazioni.

Infine, progetti futuri?

Ne abbiamo molti, anche con la Scuola Superiore di Mediatori Linguistici, dove sto creando corsi di doppiaggio e sincronizzazione musicale, e con L’Accademia della Musica di Guido Planeta. Ma qui voglio approfittare in particolare per ringraziare Monsig. Jean – Marie Gervais, membro del Capitolo Vaticano, e Presidente dell’Associazione culturale ”Tota Pulchra”: che dal 2016 si dedica alla ricerca di giovani talenti in campo soprattutto artistico, organizzando importanti iniziative culturali, dalle mostre d’arte alla musica e al teatro. Con Tota Pulchra, abbiamo forte sintonia di idee, e dei progetti allo studio: centrati soprattutto sulla bellezza del suono nell’arte, e pensando anche alla produzione di cd e di prodotti nello storico, indimenticabile, vinile.

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