Un diplomatico muore: Luca Attanasio
La diplomazia soccombe senza legalità in Africa e la vita di un uomo vale poco. Muore così il più giovane Ambasciatore Luca Attanasio.

La diplomazia soccombe senza legalità in Africa e la vita di un uomo vale poco. Muore così il più giovane Ambasciatore Luca Attanasio.
Luca Attanasio il più giovane diplomatico del mondo, un vero talento si laurea con lode all’Università Commerciale Bocconi in economia aziendale.
Luca Attanasio dopo aver finito in maniera brillante gli studi arriva a Roma nel 2003 presso la Farnesina con vari incarichi. Distintosi per le capacità e la serietà il giovane diplomatico è a capo dell’Ufficio economico e commerciale all’Ambasciata a Berna dal 2006-2010. Tornerà successivamente a Roma presso la Farnesina con l’incarico di capo segreteria della Direzione generale per la Mondializzazione e gli affari globali fino al 2013.
Luca Attanasio a Casablanca tra il 2012-13 si integra benissimo amato da tutti non solo colleghi per la sua partecipazione. Egli è affezionato alla sua bicicletta dopo il lavoro le ultime pedalate indirizzate al campetto per gicare a pallone. Egli si distingue progettando per l’ambiente il primo consolato green in Africa.
Attanasio con il suo amore Zakia Seddiki da Casablanca arriva a Trastevere. La Comunità di Sant’Egidio per Attanasio è un riferimento sociale importante. Sostengono gli Attanasio la campagna Dream contro l’AIDS e l’assistenza ai profughi.
La partenza da Roma nel 2015 in Africa per Attanasio segna definitivamente il suo impegno umanitario. Egli diviene il primo consigliere all’Ambasciata di Abuja in Nigeria. Nuova missione a Kinshasa in Congo nel 2017 come capo missione.
Attanasio disinvolto intervistato da Diego Bianchi estate 2018 a La7 trasmissione propaganda Live. Interpellato Attanasio racconta il coscienzioso lavoro degli italiani presenti nel cuore dell’Africa. Per lui tutto ciò che noi diamo per scontato in Congo lì non è così. Riconosce il ruolo dell’ambasciata di stare vicino agli italiani fare di più per sostenere il raggiungimento della pace.
Molti i ricordi di chi ha avuto la fortuna di frequentare il grande salone della famiglia Attanasio. Pensiero felice quando la figlia assieme alle sue gemelline correvano libere e spensierate. Simbolo di apertura serena la famiglia esprimeva autorevolezza dei principi civili dal 5 settembre 2017 a Kinshasa presso RDC.
Nel 2017 la moglie fondatrice come presidenza onoraria lui per l’ONG Mama Sofia. L’ esemplare altruismo e sacrificio a migliorare il disagio sociale dei minori e la pace. Tutti questi interventi gli sono valsi assieme alla moglie a Camerota il 12 ottobre 2020 il premio Nassiriya. Il tutto organizzato nella provincia di Salerno dall’associazione Elaia con lo Stato Maggiore della difesa.
Attanasio realizza la politica italiana cooperando allo sviluppo della sicurezza. Egli consolida il ruolo e l’immagine del nostro Paese incentivando l’ economia. Le priorità erano creare base solidale garantendo ovunque tutela della vita assieme alla dignità umana. La cooperazione intesa per offrire un ponte sociale per realizzare uno scambio tra pari.
Bisogna seguire un progetto volto ad una crescita economica assieme ad una visione sociale ed umana. Così Attanasio manteneva una visione diplomatica del Palazzo Romano sempre rispettosa dell’ambiente e delle diverse culture. Attanasio seguiva in prima persona come venivano usati gli investimenti stranieri per promuovere pace e sviluppo.
Luca Attanasio è sempre disposto a cercare lavoro assieme assistenza per lo sviluppo in Congo. Paese instabile ha rimandato per due anni le elezioni chiuse nel 2018 in un momento che l’ambasciatore ha descritto come epocale. Il 30 dicembre viene portato alla presidenza Felix Tshisekedi in maniera pacifica e democratica dopo 18 anni.
Il giovane ambasciatore rompe il silenzio chiedendo una maggiore partecipazione dell’ambasciata italiana a Kinshasa. Sono da tutelare gli italiani presenti composti da imprenditori assieme a missionari e laici. Una comunità italiana nel paese costituita da più di 1.200 persone, distribuite in zone difficilmente accessibili. Il Congo è un crogiuolo di genti diverse oltre trecento principali etnie e giovanissime. La denuncia è che mancano i vaccini dapprima del Covid-19, senza contare alcuni luoghi martoriati dall’Ebola.
L’ambasciatore Luca Attanasio voleva descrivere una realtà ai confini dell’Uganda nella zona dei grandi laghi vicino al Rwanda. Un’area dove sono attivi gruppi di ribelli non amanti della comunità internazionale né degli operatori sanitari nazionali o congolesi. Un luogo difficile da attraversare serenamente crocevia di popoli differenti per niente facile controllare. Un Congo difficile assieme all’ Ebola malattia creduta invenzione del governo centrale di Kinshasa o diffusa dalla comunità internazionale.
In Africa il tentativo più sentito del diplomatico è di far accettare le cure alla popolazione restia. Dare modo non solo agli operatori internazionali , ma anche nazionali di avviare politiche di controllo più efficaci.
Il Vatican News ricorda l’intervento di Luca Attanasio nei riguardi di 2.500 casi confermati e intorno ai 1.700 morti dall’agosto scorso di Ebola. Una delle 11 malattie endemiche gravi che miete più vittime per questo la Banca Mondiale ha stanziato dopo le parole del diplomatico trecento milioni di dollari per affrontare l’epidemia. La Commissione europea dona trenta milioni di euro per misure di prevenzione assieme al sostegno. Il Attanasio riconosce all’Italia un contributo di circa cinquecentomila euro per assistere e rafforzare la risposta all’emergenza Ebola nel Paese.
La politica internazionale se ne deve fare interprete affinché venga garantito lo Stato di diritto. Attanasio cercava di porre un freno a questo male che rende i piccoli i più colpiti e sfruttati.
Nel nord-est continuano le criticità per il Nord Kivu e l’Ituri dove persistono le violenze. Il principale motivo è di controllare il territorio tra popolazioni stanziali assieme a quelli per la pastorizia. La grave sanguinosa guerra tra le tribù è sorta per il controllo della risorse minerarie di preziosi di cui il Congo dispone:
Il primo ambasciatore italiano voleva aprire un consolato senza poterlo attuare causa il suo assassinio. Un altro ambasciatore il francese Philippe Bernard nel 1993 è stato ucciso per mancata sicurezza durante le sue mansioni istituzionali. Un allarme troppo spesso ignorato per una mancanza di presenza governativa tale da provocare morti violente. La Repubblica del Congo si scontra con i gruppi armati Mai-Mai così a maggio scorso l’Unhcra lancia allarme per tutelare la provincia del Nord Kivu.
Ultimo viaggio di Luca Attanasio a tre chilometri da Goma nella savana con convoglio formato da due jeep bianche con presenti:
Mustafa Milambo un pacifico mussulmano viene ucciso alla guida da colpi di fuoco. In swaili viene comandato di scendere agli uomini del convoglio mentre tra loro gli aggressori si comunicano in kinyarwanda. Poco tempo prima di cadere a terra il carabiniere cerca di fare scudo all’ambasciatore colpito mortalmente.
Il giovane ambasciatore non è morto per gli italiani assieme a coloro che fino all’ultimo miglio credono nel cambiamento. Di dodici progetti tre sono in Nord Kivu presso la provincia di Goma esistono ancora:
La missione di mettersi in gioco e farsi parte del modo rendono Luca Attanasio un uomo non facile da dimenticare. La sua vita sia di esempio per rendere libero il Congo da un tragico destino. Pensare all’Africa come un popolo rinnovato, una danza vissuta nella gioia. Potersi lasciare andare rallegrandosi per la bellezza dei vulcani e dei leggendari gorilla senza timore.
È stato assegnato il Premio ISPI 2021 a Luca Attanasio il giorno 3 marzo 2021 insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci con l’autista Mustapha Milambo. E’ stata introdotta la cerimonia da Paolo Magri il Vice Presidente Esecutivo dell’ISPI.
Belloni affronta il tema complesso variegato affascinante come l’Africa per comprendere il ruolo della diplomazia oggi. Un pensiero volto a scoprire il significato di ciò che il personale del Ministero degli Esteri fa in Paesi come la Repubblica Democratica del Congo. Solo comprendendo il valore di tutto questo lavoro si può secondo il Segretario Generale in parte minima accettare una morte così tragica e prematura.
William Assani il magistrato è stato colpito a morte lungo il tratto Rutshuru-Goma la strada del diplomatico Luca Attanasio. Stava rientrando da una riunione nell’ambito dell’inchiesta sulla sicurezza dell’area e in particolare sull’omicidio dell’ambasciatore italiano e dei suoi due accompagnatori. Tutto confermato dall’agenzia Fides fonti missionarie che operano nella provincia del Nord Kivu.
L’ agguato del diplomatico ucciso presso il villaggio di Kibumba territorio di Nyiragongo è ancora da chiarire. Il governo italiano ha avviato la procedura per assegnare alla vedova Zakia Seddiki di origini marocchine la cittadinanza italiana tramite il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese . L’annuncio è arrivato il 22 marzo da Palazzi Chigi al termine del Consiglio dei ministri numero otto del governo Draghi. Il Cdm ha votato favorevolmente la proposta avanzata a favore della cittadinanza di Zakia Seddiki.
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